Il Tribunale di Brescia ha dichiarato aperta la procedura di liquidazione controllata a carico di un cittadino cinquantenne che si è rivolto all’avv. Marini Matteo nel momento in cui si è trovato in una posizione irrevocabile di dissesto finanziario e necessitava dell’intervento risolutivo per trovare una soluzione alle posizioni debitorie.
L’operaio, destinatario del provvedimento del Tribunale di Brescia, anni fa era un imprenditore specializzato in iniziative imprenditoriali legate al mondo edile, finalizzate alle ristrutturazioni e alle costruzioni civili industriali attraverso un’impresa individuale.
Inizialmente il fatturato e l’utile d’impresa sono cresciuti costantemente senza mai chiudere in perdita e liquidando puntualmente fornitori, dipendenti e imposte.
Nel 2014 purtroppo la società è stata coinvolta in un’iniziativa immobiliare che non solo non ha consentito di raggiungere i risultati stimati ma al contrario, ha determinato un grave ed irreparabile danno finanziario. Il cantiere per la costruzione del fabbricato industriale commissionato infatti, è rimasto aperto per quasi 3 anni oltre il termine e con un aggravio di interventi non preventivati contrattualmente.
L’imprenditore decise allora di far fronte ai propri impegni, per quanto possibile, nei confronti dei dipendenti e di alcuni fornitori, tralasciando le obbligazioni nei confronti delle banche e gli oneri fiscali e tributari, accumulando in questo modo circa 300.000 euro di debiti nei confronti dell’Agenzia delle Entrate e Riscossione, circa 60.000 nei confronti dei fornitori e circa 75.000 verso un istituto bancario.
Di fronte a questa situazione irrisolvibile senza l’aiuto di professionisti, il debitore decideva di rivolgersi all’ Avv. Matteo Marini, il quale a fronte dello studio e dell’analisi della posizione e della documentazione fornita consigliava di intraprendere una liquidazione controllata del sovraindebitato (secondo il nuovo codice della crisi entrato in vigore dal 15.7.2022 – ex liquidazione del patrimonio).
Il 21 febbraio 2024 si è quindi aperto uno spiraglio di speranza per il nostro cliente, in quanto il Tribunale ha accolto la domanda formulata e autorizzato il debitore a mettere a disposizione del piano:
- una provvista mensile di circa € 250,00 che verrà versata nell’arco dei 36 mesi di durata della procedura,
- la vendita dei pochi propri beni materiali, il cui ricavato verrà messo a disposizione dei creditori
- la vendita di piccole partecipazioni societarie e di due piccole proprietà immobiliari per un valore totale di € 27.000.
All’esito favorevole della procedura di liquidazione controllata, il debitore potrà ottenere l’esdebitazione. Grazie a tale provvedimento, potrà liberarsi dai debiti contratti e non soddisfatti in procedura.