Il tribunale di Busto Arsizio ha dichiarato l’esdebitazione di un operaio che aveva
contratto debiti per sostenere le esigenze del proprio nucleo famigliare e che non era più
riuscito a sostenere a causa della crisi subita dalla sua famiglia.
BUSTO ARSIZIO – Il protagonista della vicenda è un operaio magazziniere dedito al suo lavoro
alla sua famiglia, che si è trovato- come tanti- a dover far fronte ad una profonda crisi sia sul lato umano che su quello economico.
Facciamo un paso indietro: nell’arco degli anni di convivenza con la sua compagna, per poter
adempiere agli impegni economici legati alla crescita della figlia, il cliente dell’Avv. Marini aveva contratto debiti con alcune finanziarie, potendo contare non solo sul suo stipendio, ma anche su quello dell’allora compagna.
Ci preme segnalare che la posizione debitoria in capo al nostro assistito non era dovuta ad una
mala gestione nelle iniziative finanziarie poste in essere, non ha infatti contratto obbligazioni per la propria personale utilità, ma per far fronte alle esigenze del suo nucleo famigliare.
Il problema nacque allorché la situazione famigliare cominciò a deteriorarsi, quando i rapporti tra i conviventi diventarono sempre più tesi con conseguenze sul lato umano, psicologico ed economico.
Il nostro cliente tentò di salvare il rapporto e l’unità familiare, senza riuscirci, e si arrivò alla fine
della convivenza.
Qui cominciò il calvario: ai debiti legati ai finanziamenti contratti (che prima erano sostenibili
grazie all’entrata proveniente dallo stipendio anche della compagna) si aggiunsero il mantenimento e della figlia e l’impossibilità di poter avere una fissa dimora, con conseguente ripercussione a livello psicologico. La situazione era oramai diventata insostenibile. L’operaio quindi, con l’aiuto dell’Avv. Matteo Marini decideva di intraprendere la procedura di sovraindebitamento L. 3/2012, nello specifico la liquidazione del patrimonio, cominciando la sua risalita.
Dopo 4 anni dal decreto di apertura della procedura, lasso temporale nel quale il nostro cliente ha messo a disposizione dei creditori il suo patrimonio mobiliare (un auto di valore di € 2000,00) nonché una provvista di denaro mensile pari a € 300,00, per un totale di € 20.000,00 a favore della procedura essendo stato ritenuto meritevole in quanto non ha contratto ulteriori debiti e non ha ostacolato il regolare svolgimento della procedura, con apposita richiesta depositata dall’Avv. Marini si è finalmente visto concedere in data 17.07.24 dal Giudice l’esdebitazione.
preservare e tutelare il patrimonio personale