VICENZA, pensionato con gravi problemi di salute stralcia definitivamente circa 130.000 € di debiti accumulati negli anni di attività lavorativa

Il lavoratore, dapprima autonomo e in seguito a problemi di salute impiegato assunto a tempo
indeterminato, aveva accumulato debiti per circa 170.000 € e si è trovato, a ridosso dell’età
pensionabile, a non poter far fronte non solo al monte debitorio, ma anche alle esigenze familiari.

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Vicenza – il protagonista di questa storia è un sessantenne che nel corso della sua vita ha svolto diverse attività di lavoro autonomo e d’impresa, fino al 2011, allorquando gli è stata riscontrata una grave cardiopatia che gli ha impedito di continuare i ritmi lavorativi sostenuti fino ad allora.

 
Il lavoratore, nel corso degli ultimi 20 anni, aveva accumulato importanti debiti nei confronti
dell’erario, dovuti agli anni in cui risiedeva all’estero e alla pregressa crisi aziendale (creditore che aveva attivato procedure esecutive con iscrizione di ipoteca sulla quota dell’immobile di proprietà e con il pignoramento di una quota dello stipendio); un’esposizione debitoria derivata dal rilascio di una fideiussione per la propria società di persone (in seguito estinta), nonché prestiti, bollette non pagate e canoni di locazione arretrati.

 
A compromettere irrimediabilmente la già difficile situazione debitoria fu poi la malattia che non gli permetteva più di mantenere un ritmo lavorativo adeguato e di porre rimedio alle obbligazioni assunte.

 
Fu così che, nel 2012, a seguito di un concorso, ottenne un impiego come dipendente amministrativo a tempo indeterminato che gli garantiva si uno stipendio fisso e sicuro, ma non sufficiente per affrontare le spese della famiglia e fronteggiare la mole debitoria arretrata.

 
La situazione era pertanto diventata insostenibile per l’impiegato e per la sua famiglia, composta dalla moglie (disoccupata con impieghi saltuari) e dalla suocera ultraottantenne.
Dopo 4 anni dal decreto di apertura della procedura di liquidazione del patrimonio, lasso temporale nel quale il soggetto ha messo a disposizione dei creditori la quota dell’immobile di proprietà, il TFR e una provvista liquida mensile, essendo stato ritenuto meritevole in quanto non ha contratto ulteriori debiti e non ha ostacolato il regolare svolgimento della procedura, anzi, ha collaborato in maniera costruttiva con gli organi coinvolti nella stessa, con apposita richiesta formulata dall’avv. Marini il Tribunale di Vicenza ha concesso il beneficio dell’esdebitazione.

 
Quindi, il soggetto, a fronte di un debito di circa € 170.000, avendo corrisposto in favore della
procedura circa € 40.000, si è definitivamente liberato dalla mole di debiti residui (pari a
circa € 130.000).

 
Questo significa, chiarisce l’avv. Matteo Marini che “Il Tribunale di Vicenza, ritenendo l’istante
meritevole, ha disposto l’esdebitazione del soggetto, cioè la definitiva liberazione dai debiti
rimasti parzialmente insoddisfatti nei confronti di creditori all’esito della procedura di liquidazione del patrimonio, consentendo allo stesso di tornare a vivere con serenità”.
Vicenza 08.05.24