Il Tribunale di Brescia apre la procedura liquidatoria a favore di una coppia

Questa storia di debiti vede protagonisti una coppia di coniugi: il marito ex artigiano edile e la moglie ex parrucchiera.

Perché sovraindebitati?

Nel 2005 stipulavano per l’acquisto della prima casa un contratto di mutuo fondiario con una banca, garantito da ipoteca volontaria di 1°grado. A causa della crisi che ha investito entrambe le loro attività professionali sono giunti negli anni alla graduale incapacità ad adempiere ai versamenti fiscali, contributivi e previdenziali, inerenti alle rispettive attività, generando ulteriori debiti anche di natura erariale.
Si vedono costretti a chiudere le loro attività, lui nel 2014 e lei nel 2019.

Come agiscono i creditori?

La banca ha dapprima passato a sofferenza la posizione e successivamente, nel 2011 ha promosso l’azione esecutiva immobiliare conclusasi con la vendita all’asta della loro abitazione.

Quanti i debiti accumulati?

Il debito totale è pari (per entrambi) ad € 314.564,21!

Cosa fanno oggi?

L’uomo da inizio del 2018 è operaio dipendente a tempo indeterminato presso una società.

Quale procedura di sovraindebitamento?

La liquidazione del patrimonio (una delle procedure previste dalla Legge 3/2012).

Cosa viene messo a disposizione dei creditori?

Nella procedura liquidatoria, quindi, viene messa a disposizione dei creditori:

Una provvista liquida di euro 18.000,00, da versarsi in n°72 rate mensili da € 250,00 l’una, dalla data di emissione del decreto di apertura della procedura liquidatoria, per i successivi 6 anni di durata della medesima.

Un risultato che, grazie all’aiuto dello studio legale dell’Avvocato Matteo Marini permetterà ad entrambi di lasciarsi alle spalle i brutti ricordi legati ai debiti e finita la liquidazione del patrimonio richiedere l’esdebitazione e quindi la cancellazione di quanto non integralmente soddisfatto.

 

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