Il Tribunale di Monza apre la procedura liquidatoria a favore di due coniugi con oltre € 240.000,00 di debiti

Il caso in oggetto è un altro successo dello Studio Legale, nei confronti di due coniugi che si sono affidati alla sua professionalità per far fronte ad una situazione di sovraindebitamento comune ad entrambi.

Il marito, dopo aver svolto per anni l’attività di agente in favore di aziende nel settore fitness, decide di acquistare e rivendere il proprio materiale sportivo, tramite la sua società (costituita nel 1983 e cancellata dal Registro delle Imprese nel 2009).

Successivamente proseguiva la sua attività imprenditoriale tramite la costituzione di una ditta individuale, cessata poi nel 2017.

Nel corso della propria attività imprenditoriale l’uomo ha avuto sin da subito serie difficoltà nell’incassare il dovuto e ciò lo ha portato ad accumulare crediti per circa €100.000 a favore di clienti poi dichiarati falliti.

Dal 2017 (chiusa la ditta individuale) lavora come dipendente con contratto a tempo indeterminato.

Il suo stato di indebitamento deriva prevalentemente dagli importi dovuti all’Agenzia delle Entrate- Riscossione e nel 2015 si registra l’incremento del debito a seguito della sottoscrizione di un finanziamento.

La situazione di sovraindebitamento riguarda, come anticipato, anche la moglie: quest’ultima è impiegata dal 1984 con contratto a tempo indeterminato ed è divenuta soggetto sovra indebitato a partire dal 2017, a seguito della sottoscrizione di un finanziamento.

E opportuno sottolineare che sino al 2009 le risorse immobiliari della moglie risultano sufficienti a coprire il loro indebitamento, ma, con la svalutazione di mercato degli immobili di proprietà nel 2012 e l’incremento dei debiti dei coniugi, la situazione si e tramutata in sovraindebitamento.

I clienti si rivolgevano quindi all’Avvocato Matteo Marini il quale, dopo l’analisi della posizione, ha valutato di procedere con la liquidazione del patrimonio, pur essendo quello dei coniugi inferiore alla totalità dei debiti.

A fronte quindi di un debito accumulatosi per oltre €240.000,00vengono messi a disposizione dei creditori:

  • Gli immobili dei coniugi
  • Una provvista liquida mensile pari all’importo di €390,00 per un periodo di tempo di minimo 4 anni

Non vengono inclusi nella procedura i beni privi di valore e costituenti beni funzionali al sostentamento e al decoro famigliare, come il mobilio della casa.

Per quanto concerne l’autovettura, essendo l’unico mezzo di trasporto della famiglia, il giudice stabilisce che possa essere usata, con la riserva di stabilire con il liquidatore i termini della liquidazione.

Alla fine del percorso della liquidazione del patrimonio, se il debitore sarà stato rispettoso del piano proposto, non avrà compiuto atti in frode i creditori cooperando con la procedura, potrà ottenere il beneficio dell’esdebitazione ovvero la cancellazione di tutti i debiti non interamente soddisfatti.

 

Clicca qui per leggere il provvedimento: Tribunale di Monza – 06.02.20